mercoledì 31 agosto 2016

Una (non) strana felicità

L'aria punge, ma solo perché non osa accarezzarti: non lo prevede il tono di settembre. E la luce ha già giocato con i tetti.

Senti qualcosa di leggero dentro di te: non è eco d'estate, ma il tuo cuore. 

Una strana felicità, che c'era già: solo, non osava mettersi in mostra.

Tanto ti guardavano già strano. Ora danzi a piedi nudi, perché non basta camminare. Pensa: hai pure ritrovato qualcuno, che ti pareva di non riconoscere.

Una strana felicità, che strana non è. Perché fa parte di te e della meraviglia che sei. Racconta dell'amore che hai dentro e che ricevi: quasi quasi si mette a giocare sui tetti, perché è felice pure lui.

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