venerdì 2 giugno 2017

Angel - canzone per la notte

E' il 1987, io afferro l'album "Permanent Vacation" con trepidazione. Quello prima mi ha colpita, ma non affondata: avevo dovuto fremere per contratto, a "Done with Mirrors" di fronte alla reunion degli Aerosmith.

Nella mia giovinezza rock non li avevo mai gustati insieme, solo assaggiato l'eco di influenze nei gruppi più giovani. Quando arriva "Permanent Vacation", a questo punto so che fanno sul serio. Non saprei scegliere la mia canzone preferita, anche se probabilmente opterei per "Hangman jury", una "Hey Joe" più sfrenata.

Invece, stasera inciampo in "Angel". Chiaro che trent'anni fa ne ero incatenata, avrei affidato agli Aerosmith ogni scelta di vita o giù di lì ed ero pure una ragazza con preoccupanti tendenze romantiche. Poi mi sono allontanata, perché bisogna pur darsi un tono.

Finché arrivi a un'altra fase di vita, in cui ti correggi: no, con il cavolo che bisogna darsi un tono. C'è sempre una notte (o molte) in cui invochi un angelo, in carne e ossa o con lieve battito di ali.

C'è sempre una persona che per te è tutto, la ragione per vivere o morire, che non fa conoscere altre ragioni.

C'è sempre un momento in cui chiedi un cortese salvataggio.

E quel momento, è più facile cantarlo. Vieni e sistema tutto.



You're the reason I live
You're the reason I die
You're the reason I give
When I break down and cry
Don't need no reason why


Angel, Aerosmith, canzone per la notte.

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