mercoledì 12 luglio 2017

Ci vorrebbe un cardo custode

Nella splendida Nizza Monferrato, ascolto la storia del cardo gobbo. Devo poi narrare perché sono schiava di questa creatura. Tutta colpa della ScoIa, of course.

Il cardo custode, lo chiamano gli scozzesi. E ogni volta la leggenda mi percuote. 

Quella notte in cui gli assalitori idearono una vile trovata: assaliremo gli scozzesi mentre dormono, così non potranno reagire. Per rendere il piano perfetto, si levarono le scarpe.

A volte, gli uomini non sanno indignarsi della vigliaccheria, perché la sentono parte di sé. I cardi, come ogni creatura che nasce e cresce per amore e non riesce a pensare ad altro, si ribellarono al posto loro: rimanendo immobili, forse appena scostati dal vento.

Quando i codardi scesero scalzi nelle valli, il dolore fu più forte di ogni progetto malefico: le spine li ferirono ai piedi e loro urlarono. Fu così che gli scozzesi si svegliarono e si salvarono.

Ci vorrebbe un cardo custode, che ti sveglia dagli agguati, magari anche dai tuoi. E magari, c'è pure.

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