venerdì 20 ottobre 2017

Non un minuto di più (da buttare)

Un anno è già volato, più veloce di una farfalla. Ricordo con precisione dolorosa dove, con chi fossi quando arrivò la telefonata di zio Luca, Chiara.

Anche se speravo ostinatamente, appena vidi il suo nome sul display, capii. Sentii, prima di rispondere. Stavo consumando frettolosamente una pausa pranzo. Smisi.

Consumare e frettolosamente, due follie che mi decisi a bandire.

Un anno dopo, a poche ore di distanza, vedo quattro bimbi e il loro papà volare via. 

Nell'insonnia della coscienza comprendo che non ho fatto abbastanza per rispettare la promessa, Chiara. 

Consumare tempo, energie, occasioni  mentre c'è da costruire e aiutare. No, ho avuto il coraggio di prendere delle strade e la pazzia di perdere ulteriore tempo in altre, vane e velenose.

Mi confesso davanti a un angelo, degli angeli, per non smarrire questa bussola: non un minuto di più da buttare.

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