giovedì 23 novembre 2017

Notte e il linguaggio della speranza

Brindo con nonno Pierino, quando la folla si scioglie lentamente. L'emozione di questo artista dei dolci, che ha cancellato tante amarezze nostre, si riversa in quei momenti condivisi alla pasticceria Oscar per la presentazione del libro "Pénsaghi non" con i B300. 

Eppure c'è qualcosa che mi commuove di più. Ho seguito Pierino De Tomasi, o almeno ci ho provato, in Russia, ho pianto e tremato, l'ho riabbracciato a casa, l'ho visto prodigarsi con sua moglie per costruirsi una vita, tremare ai fallimenti iniziali, sorridere ai primi segni di successo.

Ho sospirato: che bello quando gli altri dicevano "Pénsaghi non". E, accidenti, in questo periodo ho incontrato persone che in quest'epoca bollata come egoistica si sono sentite dire proprio così.

Quando penso di aver attraversato tutto, ecco che nonno Pierino con i suoi 96 anni rivolge occhi fiammanti al pubblico. Andate a votare!  

Perché se cambiare si può, pensare di potere si deve. E Antonio Colombo quando si avvicina, mi svela la vera formula magica.

Pénsaghi non, è il linguaggio della speranza. Non pensarci, qualcuno ci sta pensando per te.

Grazie nonno Pierino, è stato un onore provare a scrivere la tua storia.

Notte e il linguaggio della speranza. 
foto by Giampietro Castignone

Nessun commento:

Posta un commento