domenica 11 febbraio 2018

La stufa di Boezio (o dell'incoscienza)

Mi vergogno, dunque sono. Mettendo a posto i vecchi diari, spicca questa autodenuncia. Storia di filosofia medievale, il corso analizza Boezio e La consolazione della Filosofia. 

Fabbrico schemi, spezzetto versi e prosa,  annoto, ma penso già ad altro. Prima che i soliti malpensanti puntino il dito contro le  s a quel modo, si legano a come si scrive Kiss.

Sì, nella testa ho il rock, la libertà gridata, le regole da ribaltare. Non deve trascorrere molto, tuttavia, prima di cedere alla bellezza. Di un testo, di una vita, della sua coerenza.

Non posso più fare a meno di Boezio, e della sua maestra di vita. Questa donna (perché, la filosofia poteva essere altro?) di statura difficile da valutare, ma di inesauribile vigore.

Smarrita la mia incoscienza, mi metto qua al calduccio della stufa e studio come se fosse il primo giorno. E forse sempre lo è.

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