venerdì 20 aprile 2018

Se (non) ci fosse sensibilità femminile

Poche espressioni mi irritano come questa: sensibilità femminile. Non è  (solo) perché ci sono donne che hanno sensibilità pari al ghiaccio dell'Antartide, e prima del mutamento climatico.

No, è che quando te la propinano, tu senti le sfumature che stanno dietro.

1 ti vogliono sminuire. Perché ritengono la sensibilità quattro piagnistei e pensano che tu - in qualità di donna - sia quella cosa lì, desiderosa di annegare il ragionamento nelle lacrime. E pensare che se valesse l'inglese, sensible è un'essenza deliziosa. Pragmatico, ragionevole, tutto il contrario di quello che ci serve la cultura italica.

2 ti vogliono fregare. Dai, c'è questa grana… nessuno lo vuole fare, non vorrai tirarti indietro. Ci sono le castagne da togliere dal fuoco. Sei tu la candidata ideale, di fronte al silenzio-dissenso generale: hai sensibilità femminile e non vuoi intervenire?

La risposta è proprio no.

Io non ho sensibilità femminile. Ho sensibilità e basta. Quanto e come, non lo so, non è neanche affare mio.

Ho masticato rock e calcio, forse anche per gridarvelo. Ma adesso lo dico e basta.

Se (non) ci fosse sensibilità femminile, si starebbe meglio. Anche perché chi vi si appella, non avrebbe alibi e magari combinerebbe qualcosa di buono.

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