venerdì 14 ottobre 2016

I Nobel e quello che resta

Ho un'opinione sul Nobel a Bob Dylan? Sì, basta frugare in qualche cassetto o magari prendere la magnifica pagina che scrisse in tempi non sospetti Giuseppe Battarino su "La Provincia", con una mia zampata guastafeste di stampo bonjoviano.

Ho un'opinione su Dario Fo? Sì, anche se non l'ho mai "cassettato", anzi questo già dice qualcosa.

Oggi dico solo riposa in pace Dario, e saluta Franca.

Per il resto, tre quarti di ciò che leggo oggi sui Social a proposito della dipartita di Fo e del premio a Dylan mi propina la consueta dose d'amarezza.

Ciascuno ha diritto alla propria opinione, ma i toni aiutano a fare la differenza. 

Del resto, con tutto quello che abbiamo fatto per l'umanità dalla tastiera, abbiamo  diritto a insultare e/o mancare di rispetto a chi ha scritto o fatto qualcosina nella sua vita e magari - che ci piaccia o no - per gli altri.

I Nobel vengono (assegnati) e vanno.

Resta la nostra inadeguatezza, che ha trovato un ottimo amplificatore. La nostra frustrazione e incapacità di essere civili.

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